INTERVENTI | 2010
Da: “ANSA” Roma, 21 gennaio 2010
Tre anni di presenza ad Haiti. Li prevede il Presidente della Croce rossa internazionale, Massimo Barra. “Con il passare dei giorni – afferma – ci si organizza meglio e ci sono impellenze minori che ci permettono di pianificare a lungo termine. Questa è un’operazione che durerà anni: ne pianifichiamo tre di presenza ad Haiti. Man mano che passano i giorni – prosegue facendo il punto con Cnrmedia sulla distribuzione degli aiuti dopo il terremoto – diminuisce la pressione delle persone che non hanno da mangiare e non sanno dove andare. Dopo la fase del salvataggio si passerà a quella per dare un tetto agli sfollati, e poi alla ricostruzione”.
Quanto alla mancanza di coordinamento negli aiuti denunciata da più parti, Barra spiega: “Ci sono vari attori indipendenti sul campo: gli Stati Uniti che giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare l’ordine pubblico; poi il sistema delle Nazioni Unite che ha subito un collasso, perché molti addetti sono morti sotto le macerie, e il sistema della Croce Rossa Internazionale che sta funzionando perché è organizzato a prescindere dal terremoto. Numerosi soccorritori fanno parte di squadre miste provenienti da varie società nazionali. Certo, c’è sempre un gap fra le necessità della popolazione e le possibilità oggettive di portare soccorsi, perché c’è un collo di bottiglia costituito dall’aeroporto e dal porto: l’aeroporto che è piccolo e il porto che non funziona”.
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